lunedì 4 luglio 2011

"Giustizia" sportiva


Lungi da me voler aprire il solito polpettone su calciopoli, Moggi, scudetti revocati, lazzi e mazzi... ma quando leggi cose così:

“L’Inter ha violato l'articolo relativo all’illecito sportivo. I dirigenti nerazzurri hanno tenuto comportamenti finalizzati ad ottenere vantaggi in classifica”

Questo non lo dice Moggi o il suo avvocato, ma è scritto nelle motivazioni della requisitoria del procuratore della FIGC Palazzi, lo stesso che ha punito la Juve e le altre squadre coinvolte nel 2006.
Il fascicolo sull'Inter è stato però archiviato per prescrizione, nonostante le nuove intercettazioni siano venute fuori soltanto l'anno scorso.

Tanto per chiarire, non voglio fare paragoni, né tra Moggi e Moratti/Facchetti né tra Juve e Inter. Mi chiedo solo: se queste robe fossero uscite fuori all'epoca e non 5 anni dopo?

5 commenti:

  1. Sai cosa mi chiedo io invece?
    cosa c'è di cosi rilevante in queste intercettazioni?
    Se vogliamo mettere tutto sullo stesso piano come stai facendo, e come hanno cercato di fare tutti da calciopoli ad ora, ovvero siamo tutti ladri quindi nessuno deve essere punito va bene cosi. altrimenti è imopossibile non capire come chiamare un arbitro sia diverso dal minacciarlo.
    Comunque so già cosa risponderai, ovvero che se queste intercettazioni fossero venute fuori 5 anni fa probabilmente la storia sarebbe stata diversa. probabilmente si, magari l'inter non avrebbe avuto quello scudetto di merda (che avrebbero fatto bene a non assegnare)ma si sarebbe visto cosa faceva l'inter (volevate punirla?bene,anche gli altri proporzionalmente allora...) e cosa facevano gli altri! a confronto. magari la juve e co. le avrebbero retrocesse in C.
    Il continuare a dire che chiamare un arbitro equivalga ad illecito è giusto, ma allora cos'era quello che facevano le altre squadre? omicidio?

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  2. Io ho messo tutto sullo stesso piano quando? dove?
    Ho pure scritto che non voglio fare paragoni...

    Comunque il punto fondamentale è esattamente il fatto che le cose sono venute fuori dopo 5 anni. Fossero venute fuori all'epoca anche l'inter sarebbe stata processata in quella "cosa" definita processo sportivo (e che uno come Enzo Biagi, sicuramente non un bischero ma neanche juventino, bollò come "aberrazione giuridica"). Avrebbe pure lei subito il fango che hanno subito tutte le altre squadre.

    Non sarebbe stata condannata alla pari della Juve, di sicuro, ma forse a quello del Milan o della Fiorentina sì.
    Io non faccio parte della parrocchia del "tutti colpevoli = tutti innocenti", semmai ci sarebbe stato qualche colpevole in più.
    La cosa che mi dà fastidio è che, nel modo classico all'italiana, le cose vengono fuori anni dopo, a prescrizione ovviamente scattata, mentre all'epoca i """processi""" furono fatti in un mese. Trovato il solo e unico capro espiatorio e via, tutto pulitissimo, il giocattolino può continuare a trottorellare.

    Tanto per dire poi, la Juve è stata mandata in B per "violazione ripetuta dell'articolo 1", che riguarda la lealtà sportiva, neanche gli illeciti, visto che intercettazioni in cui Moggi parla direttamente di favorire la Juve non ce ne sono così come non ci sono partite della Juve tra quelle indagate.

    E poi infine, per chiarire, queste cose le ha scritte Palazzi che è il pm della FIGC, lo stesso che ha spinto per le radiazioni di Moggi e Giraudo.

    ps.
    Poi mi troverai anche le intercettazioni in cui Moggi minaccia l'arbitro, visto che nelle intercettazioni Moggi non ha mai parlato con gli arbitri ma solo coi designatori...

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  3. Aggiungo anche che il titolo di "unici onesti nel mondo del calcio" che qualcuno si autoassegnato (oltre allo scudetto) non sarebbe stato così credibile. Se mai lo sia stato, credibile.

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  4. Siccome gli italiani sono un popolo di pallonari e i tre quarti dei
    giornalisti una manica di pallisti, ci voleva Calciopoli per far capire
    che la prescrizione e l’assoluzione sono cose opposte. Cos’è accaduto? Che il pm sportivo Palazzi ha chiuso le indagini sulle intercettazioni di Calciopoli relative all’Inter e ha sostenuto che, telefonando ai designatori arbitrali, l’Inter di Moratti e Facchetti ha violato l’art. 1 (“slealtà sportiva”) e l’art. 6 (“illecito sportivo”), ma non può essere punita perché è tutto prescritto. A meno che, si capisce, l’Inter non rinunci alla prescrizione. Palazzi equipara l’Inter agli altri club puniti per Calciopoli:
    Fiorentina, Lazio e Milan. Tutti tranne uno: la Juventus di Moggi e
    Giraudo, protagonista di fatti “di differente gravità, protrazione e
    invasività”, dunque fuori concorso e giustamente retrocessa in Serie B
    e privata di due scudetti. Però il pm sportivo ricorda che la sua tesi accusatoria contro Milan, Fiorentina, Lazio e ora Inter è già stata sconfessata dalla Corte
    federale, secondo cui non basta telefonare ai designatori per
    commettere illecito: occorre che le pressioni arrivino agli arbitri e
    li condizionino. La qual cosa Palazzi non è riuscito a provare per nessun club, eccetto la Juve. Dunque è verosimile che, anche se l’Inter rinunciasse alla
    prescrizione, verrebbe assolta o privata di qualche punto. E, siccome le presunte pressioni interiste non sortirono effetti e ai tempi della Triade Bianconera l’Inter perdeva campionati truccati, nessuno scudetto deve passare di mano. Ciò detto, sarebbe un bel gesto da parte di Moratti rinunciare alla
    prescrizione per farsi giudicare nel merito.
    Così potrà finalmente difendersi nel processo sportivo (penalmente, gli
    inquirenti napoletani hanno già ritenuto che non c’è nulla di
    rilevante). Già, perché finora hanno parlato solo Palazzi e Moggi con la sua corte di avvocati e giornalisti à la carte. Se poi l’Inter fosse assolta, non
    resterebbe alcun’ombra nella sua storia, se non quella di aver tentato
    di difendersi dalla Cupola per vie traverse anziché con una pubblica
    denuncia. Ma, per invitare l’Inter a rinunciare alla prescrizione, come sempre
    deve fare chi non ha nulla da temere ed è raggiunto da sospetti
    infamanti, bisogna avere le carte in regola. ...Grande è stato dunque lo stupore dei lettori del Corriere nel leggere l’intemerata all’Inter di un certo Battista, probabilmente un omonimo, che in veste di “juventino” reclama “la restituzione motu proprio dello scudetto usurpato”, perché “con la prescrizione crolla la pretesa dell’Inter di incarnare ‘la squadra degli onesti’”. Intanto il Foglio di Ferrara sostiene che “crolla il castello di accuse
    di Calciopoli”: nessuna “cupola” Moggi, nel calcio “come nell’era Craxi
    si viveva in un sistema condiviso”. Ora, basta leggere le telefonate di Moggi e Giraudo per notare l’abissale differenza con quelle di Facchetti e Moratti. Ma, anche se fosse vero che l’Inter faceva le stesse cose della Juve, non
    crollerebbe nulla, semmai si aggiungerebbe un’architrave alla Cupola: 1
    ladro più 1 ladro fa 2 ladri, non 0 ladri. Anche Moggi e la Juve,
    tornati amorevolmente insieme, sfidano l’Inter a rinunciare alla
    prescrizione. Peccato che la Juve di Moggi, Giraudo e Agricola si sia salvata in
    Cassazione nel processo del doping proprio grazie alla prescrizione. Chissà se fa ancora in tempo a rinunciarvi, e se le conviene: negli anni del doping vinse tre scudetti, una Champions, due Supercoppe italiane, una Supercoppa europea e un’Intercontinentale. Non vorremmo che Pigi ne chieda la restituzione. Motu proprio.
    MARCO TRAVAGLIO, IL FATTO QUOTIDIANO DEL 7 LUGLIO 2011

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  5. Ma guarda che questo non dice mica nulla di diverso da quello che dico io eh.

    Queste intercettazioni, penalmente irrilevanti ma sportivamente non tanto visto che sono equiparabili a quelle di Milan Lazio Fiorentina, sarebbero dovute uscire all'epoca. Stop.

    L'inter sarebbe stata processata insieme alle altre e se fosse stata innocente o meno lo avrebbero deciso i giudici.
    Avrebbe pagato quanto la Juve? No di certo.
    La Juve sarebbe stata penalizzata lo stesso? Certamente.
    Moggi sarebbe stato radiato? Certamente.

    Non ho mai detto né pensato il contrario. Ma le cose sarebbe state comunque diverse, sotto tanti aspetti. Il processo SPORTIVO di calciopoli è stato fatto utilizzando un quadro probatorio incompleto, e questo è un dato di fatto.

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