martedì 31 maggio 2011

La batosta, parte 2

È andata così male?

Due settimane fa avevo il dubbio che i risultati dei ballottaggi avrebbero potuto insabbiare i chiari messaggi che il primo turno delle amministrative aveva dato. Non mi sembrava così improbabile un colpo di coda (o di culo) di chi il colpo l'aveva preso pieno in faccia.
Invece non è successo. Non è servita l'appropriazione dei TG da parte del Cavaliere; non ha aiutato il tentativo di generare il panico parlando di invasione di islamici, rom e gay; non ha scoraggiato dare del "senza cervello" a chi non avesse scelto i candidati del PdL. La sconfitta è stata netta, trasversale, dalle Alpi a Lampedusa. Pure ad Arcore!
Il crollo di Berlusconi ha avuto riflessi anche sulla Lega, che ha perso parecchi voti e comuni. Evidentemente anche l'elettore leghista sta cominciando a porsi delle domande tipo "qual è il senso di Berlusconi?" o "davvero la dittatura delle toghe rosse è il male primario del nostro Paese, tanto da rompere le balle sul tema a tutto il G8?".
E mentre tutti i Belpietro del mondo se la prendono con il "candidato debole" Moratti, convince poco la motivazione che gli sconfitti adducono per sorreggere l'alibi, ovvero che in un periodo di crisi tutti i governi passano una fase di antipatia, soprattutto se sono stati costretti a stringere la cinghia. Peccato che fino a qualche ora fa non erano rari discorsi come "la crisi non c'ha abbattuto, ci siamo salvati senza mettere le mani in tasca agli italiani, che sono ricchi e spendono un sacco di soldi in cosmetici!".

mercoledì 18 maggio 2011

Risultati e proiezioni, il Conte e il Cavaliere

Piano, sennò si stacca la protesi

Checché ne dicano i suoi prodi scudieri, per il Cavaliere queste amministrative sono state una bella alabardata sui denti.
Eh no, mi spiace, ma non si può dire che «a parte Milano, è stato un pareggio», perché è a Milano che il Cavaliere c'ha messo la faccia in prima persona. Era tranquillo nella sua roccaforte meneghina, dove da dieci anni il centrodestra vinceva al primo turno, dove ci sono i tribunali coi giudici brutti e cattivi, che pure diventano teatrini tutti i lunedì mattina. Tanto tranquillo e sicuro di vincere che la campagna ha scollinato i confini comunali, è diventata un "con me o contro di me" nazionale e ha relegato la cariatide candidata sindaco a stalliera della situazione. E lei poveretta, per farsi vedere, non ha saputo fare altro che scoccare un paio di frecce diffamatorie qua e là. Guardando in casa propria, tra l'altro, era evidente che attaccarsi a presunte sentenze di colpevolezza non sarebbe stata una gran mossa, viste tutte le amnistie e le prescrizioni che popolano quelle lande. Il bue che dice cornuto all'asino, direbbe mia nonna. Ma non erano quelli del PdL i garantisti a tutto tondo?
Comunque, i risultati sono stati una batosta appunto: Pisapia, il ladro d'auto estremista-terrorista, ha stravinto il primo turno e, cosa più clamorosa, il Cavaliere ha visto volatilizzarsi da sotto il naso metà delle preferenze che ebbe alle milanesi del 2006, quando anche allora svettava come capolista. Beh, se "sotto 50mila voti è un funerale" (cfr. dichiarazioni del Cavaliere) qua ci vorrebbe una cerimonia di stato, con lutto nazionale incorporato.

lunedì 9 maggio 2011

Juve - Chievo 2-2, quando credi di averle viste tutte

Mi raccomando Delneui, ora vai a dire che «la squadua ha fatto una pautita impoutante, come concetto»

Può capitare che la Juve stia vincendo due a zero in casa col Chievo, a mezz'ora dalla fine.
Può capitare anche che il Chievo, a questo punto, in 40 secondi colpisca due pali e sulle rispettive respinte faccia due gol, con la Juve sbilanciata neanche dovesse recuperare chissà quale risultato.
Può capitare anche che Chiellini, dopo, prenda pure lui un palo, interno, con un colpo di pancia a 30 centimetri dalla linea di porta. E che sull'azione successiva Pellissier eluda Buffon, uscito chissà perché sulla trequarti all'altezza del fallo laterale, dribbli un cameramen, salti un cartellone pubblicitario, metta un pallone al centro che un povero pirla di gialloblù vestito, emozionato forse da tanta grazia ricevuta, passi a Marchisio che boccheggiava per caso davanti alla porta.
Può capitare anche che Matri sulla fascia giochi molto molto molto meglio di Krasic, mettendo più cross lui in un quarto d'ora che il serbo in tutto il campionato, e che da uno di questi cross Toni colpisca un altro palo, da due metri, solo in area, al 44esimo, con uno di quei colpi di testa che in tutto il resto della sua carriera sarebbero entrati di sicuro.

Ma la cosa più assurda, impensabile, che può capitare è che io mi ostini nel continuare a guardare queste partite, non si sa per quale inconscio istinto masochista. Dev'essere assuefazione ai travasi di bile, evidentemente.
Dai dai che mancano solo 2 giornate alla fine.

martedì 3 maggio 2011

Lazio - Juve 0-1, una miscela esplosiva

Quando è lui il tuo uomo della provvidenza si capiscono tante cose

Stasera ho avuto l'ennesima conferma che nella Juve di quest'anno la maggior parte dei giocatori è una pericolosa miscela di idiozia calcistica e piedi storti. Ma non faccio nomi, anche perché uno di questi ha risolto la partita nel finale.

Comunque, la banda di Delneui, giocando probabilmente la partita più brutta della stagione, e ce ne vuole, porta via 3 punti dall'Olimpico. Ancora, dopo la vittoria sulla Roma di qualche tempo fa.
Diciamo pure immeritatamente, dopo una partita pietosa, a tratti inguardabile, ad altri da vomito, condita con una bella dose di culo.

Nel mentre Lotirchio continua a vaneggiare col suo italiano maccheronico di task force e di fantomatici complotti pro-Roma, tirando addirittura in ballo le manette tintinnanti di tangentopoli.
Io gli vorrei far notare che se non vinci contro una Juve così scarsa, che fa sembrare la Lazio il Barça e Brocchi Iniesta, solo perché non t'hanno dato un rigore, beh, forse in Champions allora è meglio che tu non ci vada. Perché lì Iniesta rischi di trovartelo contro. E non gente tipo Simone Pepe. Ops, un nome alla fine l'ho fatto.

lunedì 2 maggio 2011

Il corpo di Bin Laden

Questa foto è un falso, anche perché un proiettile alla testa difficilmente ti riduce così

Osama Bin Laden è morto, olè olè.
Svesto un attimo i panni di Michael Moore del complottista dello scettico che tengo addosso in ogni singola occasione della vita e ammetto per un attimo che Bin Laden sia esistito veramente, che il nine/eleven non sia stata una messinscena per far sì che gli yankees potessero attaccare chiunque in libertà e che la guerra abbia avuto altre motivazioni oltre a quelle economiche. Okay.
A questo punto mi chiedo: beccate il ricercato n°1 dell'universo e seppellite il suo corpo in mare? Ho sentito bene, IN MARE? IN MARE??? E date come motivazione che è per "rispetto della religione araba"? Che non è neanche vero dicono Mustafà e gli altri, non è una pratica che utilizzano. Poi perché così alla svelta, tipo un paio d'ore dopo l'uccisione? Che roba è, avevate paura di una decomposizione lampo? No, davvero, che significa "seppellire in mare"? Sono scesi dei palombari con la vanga e hanno interrato la bara nella fossa delle Marianne?
Per favore, qualcuno mi spieghi. Anni e anni di film western m'hanno insegnato che il cattivo con la taglia va portato allo sceriffo vivo o morto, non è che gli posso dire «massì dai, l'ho cremato perché c'era scritto così nel suo testamento». Insomma, le prove intendo. Esistono? Ci sarà almeno qualcuno che avrà fatto una foto col cellulare, per dire, no?
Altrimenti mi tocca rimettere i vestiti dello scettico che ho già messo allo sporco, non mi fate fare le scale.