Boh. Onestamente ancora adesso non so davvero cosa dire.
Mi ci sono voluti alcuni giorni per metabolizzare il tutto, a caldo avrei scritto una sequela di frasi sconnesse, senza senso apparente.
Lunedì mattina, anzi direi quasi-pomeriggio, mi sono svegliato con un mal di testa clamoroso. Il più bel mal di testa della mia vita. E, annebbiato anche dai litri di alcool ingurgitato la sera prima, ho avuto davvero il sospetto che fosse stato solo un sogno.
Mai in vita mia avevo festeggiato così tanto uno Scudetto, e mai avevo visto così tanta gente farlo. C'erano anni in cui nemmeno ti concedevi un giro sulla circonvalla, perché ancora ti rodeva essere uscito dalla Champions con la prima inglese che capitava, per dire.
Ma questa volta è stato un delirio. Lo scudetto più bello. Sì, anche più di quello del 5 maggio 2002. E ci voleva cazzo.
In questi sei anni noi tifosi juventini ne abbiamo mangiata di mer*a, altroché.
E non parlo del tifoso juventino-pinguino, quello che “Ah siamo in b? No, ma il calcio non lo seguo”.
Parlo di quelli che in serie b se le sono guardate tutte e hanno pure fatto delle trasferte. Quelli che se le sono guardate tutte anche negli ultimi due anni, contro ogni logica, spinti da una fede e da un amore masochistici.
Sei anni in cui non c'è stata solo la serie b per la prima volta, ma anche le accuse. E le impunità di tutti gli altri.
E poi le figure barbine sul campo, la dirigenza più incompetente della storia, i bidoni, le contestazioni...
Sei anni in cui ci siamo anche illusi. Un terzo e un secondo posto subito dopo la promozione, l'inizio sprint con Ferrara, il bel gioco fino a gennaio con Delneri. Giocatori che hanno fatto i fenomeni per un weekend e poi sono sprofondati.
Illusioni che, dopo i crolli, fanno sentire ancora più dolore.
Nessuno ad agosto se lo aspettava, io nemmeno. E tutti credevano che prima o poi, come gli scorsi anni, la Juve sarebbe scoppiata.
E invece no, fino alla fine, 37 partite imbattuta (e la serie è aperta).
Ed è anche per questi motivi che è ancora più bello.
Quest'anno il buongiorno si è visto davvero dal mattino. La squadra aveva ricominciato a lottare, ad avere un anima. E a giocare bene, bene davvero.
In 25 anni che seguo la Juve, a memoria, faccio fatica a ricordare un'altra squadra così bella da vedere. C'era la prima Juve di Lippi che era strepitosa, ma aveva giocatori che questa si sogna.
E uno di quelli era Antonio Conte, il grande artefice, il Capitano.
Ha preso una squadra di cadaveri e l'ha fatta correre, lottare, GIOCARE. Ci voleva lui, juventino vero, antipatico come è giusto che sia, rabbioso, cattivo... IO LO AMO!!!
Ho sempre trovato abbastanza stupidi i ringraziamenti inutili, soprattutto verso gente che guadagna milioni di euro per tirare due calci al pallone.
Ma il tifoso è stupido per definizione e quindi io, oh, Conte lo ringrazio. Davvero. Col cuore.
Così come ringrazio l'altro Capitano, Alex Del Piero, la bandiera, l'esempio, che probabilmente finirà quest'anno la sua avventura con la Juve.
Ma un'altra presenza in Champions se la sarebbe meritata, lui che nonostante tutto quello che ha vinto e che rappresenta, non ha mai fatto una polemica. Nemmeno quando in alcune partite è entrato a 2 minuti dalla fine.
E grazie anche a Buffon, un altro Capitano ancora. Che da buon guascone, di' la verità, l'avevi fatto di proposito di farci cagare un po' addosso l'altra sera col Lecce. E regalarmi i tre giorni più tesi della mia vita da tifoso.
Il rischio che ti potessero additare per colpa di una cazzata, se avessimo perso questo Scudetto, sarebbe stata la cosa che mi avrebbe fatto più dispiacere.
Grazie a Giorgione, il futuro Capitano. Ruvido, coi piedi di marmo, ma con un cuore gigantesco.
Grazie a Marchisio, bianconero fino al midollo.
Grazie a Vidal e Barzagli, forse gli acquisti migliori di Marotta.
Grazie a Vucinic, che quando gioca in ciabatte mi fa bestemmiare come pochi altri, ma le poche volte che c'è col cervello è forse uno dei migliori in Europa.
Grazie a tutti quelli che hanno messo il piede in campo. Anche a Krasic, sì!
E infine grazie anche al Milan e ad Allegri, che c'hanno regalato quell'autentico fuoriclasse di Pirlo. Grazie.
Beh. Onestamente adesso non so cos'altro dire.
Anzi, forse una cosa: oh Antò (Conte, NdA), mi raccomando. Continua a farli trottare, che c'è l'imbattibilità da mantenere, la finale di Coppa Italia e il prossim'anno la Champions.
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