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«Non confermo nulla di quello che c'è scritto qui sotto» |
Anto' nasce in un sobborgo della Campania, Aversa. Città che per fare la figa, nonostante sia in provincia di Caserta, mantiene il prefisso telefonico di Napoli.
Trascorre i primi anni di vita in un sobborgo del sobborgo, Trentola Ducenta, paesino di poche migliaia di anime che vanta un record di tutto rispetto: la percentuale di popolazione analfabeta più alta d'Italia, circa il 102% (evidentemente lo è pure chi ha fatto i conti).
L'emergenza rifiuti non è ancora iniziata, ma è l'incredibile quantità di pannolini necessari al neonato che ne pone le basi future.
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«I pannolini dov'è che vanno? Nel multimateriale o nell'organico?» |
Rischia seriamente la vita. Il suo continuo ed insopportabile pianto porta la madre, esausta dopo un mese senza aver chiuso occhio, ad un raptus incontrollato: lo scaraventa fuori dalla finestra. Si salva miracolosamente atterrando su un mucchio di concime nel giardino di un anziano vicino di casa. La genitrice la scampa penalmente visto che l'unico testimone del folle gesto è proprio quel vecchio, dilaniato però dalle cataratte.
Pentitasi, la donna sostiene un concorso per entrare in polizia. E lo vince.
Pronuncia la sua prima parola, anzi la sua prima serie di parole: l'intera poesia
Il Cinque Maggio di Alessandro Manzoni, recitata in italiano perfetto e senza sbavature. L'evento avviene durante il compleanno di un trisavolo ed umilia diversi cuginetti che, nonostante siano più grandi di lui (alcuni pure maggiorenni), riescono in risposta ad intonare soltanto qualche scialbo ritornello di Nino D'Angelo. Questi poveri disgraziati vengono pesantemente malmenati dai rispettivi genitori, supportati anche da zii e nonni.
Pronuncia la sua prima parolaccia, "cazzo" per l'esattezza, vedendo in tv Michel Platini annunciare l'addio al calcio giocato. Suo padre per punizione lo spedisce per due settimane a letto senza biberon.
Non può chiamare il telefono azzurro perché non ha ancora imparato i numeri.
- 1990 (o 91, non ricordo bene perché ero piccolo)
Si trasferisce con la famiglia a Lucca, ridente cittadina reazionaria della Toscana nordoccidentale, famosa quasi esclusivamente per il Lucca-Comics-And-Games. Mentre lasciano la casa adiacente quella della nonna paterna, l'anziana donna si abbandona in uno straziante «e 'ndo cazz sta Lucc?» (pagina 777 del televideo, sottotitolo:
ma dove mai si trova questa città di Lucca?). In Toscana nonna. «No, pcché? I tedesc so accussì figli'e 'ndrocch!» (sottotitolo:
No, perchè? Il popolo germanico è così poco cordiale!)
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Anto' e famiglia arrivano a Lucca |
Scopre che Babbo Natale non esiste, trovando casualmente nell'armadio dei genitori il Nintendo che aveva chiesto nella letterina. Si finge atterrito dalla cosa, accusando i suoi di avergli mentito per anni e, soprattutto, del fatto che in realtà lui voleva il Super Nintendo. Loro, distrutti dal senso di colpa, gli regalano pure quello.
Scopre che anche la Befana non esiste. I genitori stavolta gli regalano un Game Boy.
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Alcune festività dopo... |
- Settembre 1992-Giugno 1997
Frequenta la scuola elementare Dante Alighieri di Lucca. Essendo riuscito ad evitare l'asilo con un'efficace strategia basata su calci, svenimenti e vomito, prova a boicottare anche la scuola ma non ci riesce. Lo piazzano nella sezione B insieme ai bambini problematici, prevalentemente orfani, figli di galeotti e stranieri che non spiccicano una parola di italiano. Quando in quarta accorpano le due sezioni guida una rivolta contro i fighettini della A, prendendo il potere e assumendo il controllo della classe. Da quel momento pretende di essere chiamato Antonio il Magno.
All'esame di quinta la sua relazione sulla Nigeria riscuote ampi consensi tra tutto il corpo insegnanti, nonostante durante l'esposizione si confonda spesso con Camerun, Ghana e Senegal. Come Bruno Pizzul durante le telecronache ai mondiali.
Si esalta sulle gesta di Robertobaggio (da non confondersi con Dinobaggio) ai mondiali americani. Si fa crescere il codino, ma sua madre glielo taglia a tradimento mentre dorme.
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L'effetto di quella capigliatura di dubbio gusto era più o meno questo |
E' costretto a prendere la prima (e ultima) comunione, nonostante andare al catechismo fosse la cosa che più detestasse al mondo. L'apice dell'insofferenza lo raggiunge quando, durante una discussione sugli angeli custodi, un bambino grassottelo si alza e chiede alla catechista: «allora anche quando gioco a pallone l'angelo corre con me? E non si stanca?», e lei: «no, lui ha le ali». Non scappa dalla finestra solo perché l'aula si trova al terzo piano. La tentazione è forte lo stesso.
Piange lacrime di gioia, quando vede Gianluca Vialli sollevare al cielo di Roma la Coppa con le orecchie da Dumbo. Al padre che lo deride dicendogli che solo le femmine piangono, risponde suca interista!
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La coppa esposta nelle sede juventina in corso Galileo Ferraris, Torino |
- Settembre 1997-Giugno 2000
Frequenta la scuola media Carlo Del Prete di Lucca. Il continuo districarsi tra i rom, gli zingari e i teppisti che popolano i corridoi scolastici, lo porta a sviluppare un incredibile istinto di sopravvivenza. Passati due mesi non ha più bisogno né della merenda né della mensa, ma si ciba di selvaggina di topo, scarafaggi, muschi e licheni.
A causa del pessimo comportamento e della sfilza di rapporti talmente lunga da sconfinare nel registro dell'altra sezione, i professori gli abbassano tutti i voti. Ma all'esame di terza sfanga comunque un "distinto" grazie ad una straordinaria performance col flauto dolce. Dopo due ore e mezzo di
Il Ragazzo della via Gluck gli insegnanti, distrutti, cominciano a sniffare il gesso.
Vince il campionato di calcio categoria giovanissimi provinciali con l'Unione Sportiva Oltreserchio, storica società della lucchesia con il campo talmente vicino al fiume che ad ogni allenamento vengono persi nell'acqua una decina di palloni. I castori hanno costruito con essi delle dighe meravigliose, ancora oggi oggetto di studio per gli zoologi di tutto il mondo. Anche gli entomologi provano un notevole interesse per la zona, popolata dalle zanzare più grandi e voraci del pianeta.
Anto' comunque contribuisce a quel trionfo in maniera determinate, con numerosi gol, assist, simulazioni ed espulsioni causate agli avversari, che si lasciano frequentemente andare a scatti d'ira per via dal suo chiacchiericcio fastidioso ed irritante durante le partite.
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Oltreserchio - Capezzano Pianore, stagione 97/98 |
I suoi genitori si separano. Lui la prende bene. Avrò il doppio della paghetta, pensa.
- Settembre 2000-Luglio 2005
Frequenta il liceo scientifico-tecnologico presso istituto Enrico Fermi di Lucca. L'edificio è talmente grande rispetto alle precedenti scuole che nei primi anni si perde in continuazione, arrivando spesso e volentieri ad entrare nelle aule sbagliate. Addirittura nel 2001 frequenta un intero quadrimestre in una terza di elettrotecnici, con discreti risultati.
A causa dell'incredibile quantità di soldi spesi in merende e succedanei, comprate dai cosiddetti "merendari" dannatamente forniti, è costretto a chiedere un mutuo e a mettere un'ipoteca sul cinquantino scassato. Per via delle insolvenze gli impiegati della banca gli spezzano le unghie degli alluci.
Grazie agli ottimi rapporti instaurati con i professori durante le gite e le cene di classe, passa l'esame di maturità con relativa tranquillità. L'unico momento di crisi si ha quando questi ultimi si rendono conto della sua scarsa preparazione. La questione però si risolve fortunatamente al meglio, dato che l'unico membro esterno della commissione, il presidente, durante la prova orale è chiuso in bagno. Imbavagliato.
Si mette insieme alla sua ragazza, dopo mesi di corteggiamento (di lei nei suoi confronti). Un paio di sveltine e la mollo, pensa.
Stanno insieme da più di dieci anni.
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That's ammmmmmore! |
Solo quattro parole: Gode. Come. Una. Bestia!
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Indigestione per il gordo? |
Lascia la squadra di calcio Oltreserchio dopo una militanza quasi decennale, per trasferirsi all'Unione98. I tifosi oltreserchiesi per protesta provano ad incendiare la sede della società, ma per colpa dell'eccessiva umidità presente in riva al fiume i cerini non si accendono. Devono quindi desistere e farsene una ragione.
Alla conferenza stampa di presentazione di Anto' con la nuova maglia non è presente nessuno. Neanche Anto'.
Vive uno psicodramma dopo che la Juve perde la finale di coppacampioni ai rigori col Milan. Vaga per giorni in giro per casa come uno zombie continuando a chiedersi perché abbiano fatto tirare il a rigore Zalayeta e Montero, e perché, PERCHÉ, quel coglione di Nedved, diffidato, si sia fatto ammonire al 90° della semifinale.
Continua per settimane a sognare la finale. Sogna di guardarla alla televisione, ma conosce già l'esito. Eppure nonostante questo non può fare a meno di guardarla lo stesso, perché non trova il telecomando, perché la spina non si stacca, perché la tv non si rompe, perché la porta non si apre.
A quel punto comincia anche a soffrire di insonnia.
'Na traggedia insomma.
Prende parte ad uno stage linguistico a Dublino, Irlanda, ospitato da una famiglia indigena del luogo. Lì fa la conoscenza degli usi e costumi irlandesi, come ruttare beatamente durante i pasti in presenza di ospiti, non tirare mai lo scarico del wc, mai, pure se si è fatto quella grossa e pestarsi come zampogne alla prima occasione utile. I bambini di questo popolo meraviglioso ad esempio adorano sfracassarsi il cranio con il joypad della PlayStation, usato tipo lancio del martello alle olimpiadi.
La Guinnes bevuta sul posto è qualcosa di illuminante per la mente.
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Anto' dopo due litri e mezzo di Guinnes raggiunge l'illuminazione. E la pace dei sensi |
Si trasferisce dall'Unione98 alla Società Sportiva San Lorenzo a Vaccoli. Anche i tifosi dell'Unione non la prendono bene, ma più che per le sue prestazioni sul campo per la quantità di contatti che Anto' ha nella malavita nordafricana, grazie ai quali rimediavano sigarette di contrabbando ad ottimo prezzo.
Si iscrive alla facoltà di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell'Università di Pisa. La scelta del corso avviene in maniera molto sofferta, ovvero tramite estrazione. La procedura è complessa: in un cappello da baseball vengono inseriti dei bigliettini di carta con su scritti i nomi di tutti i corsi di laurea delle università della Toscana; poi, dopo una rapida mescolata, ne viene pescato uno; ed abbiamo il vincitore.
Casualmente scienze politiche era la facoltà che tutti i professori, parenti, amici e vicini di casa gli avevano sconsigliato, «perché non serve a un cazzo» dicevano in coro. Avevano ragione, ma le autorità non hanno rilevato irregolarità nel concorso e quindi la decisione del cappello è incontrovertibile.
Si frantuma il crociato del ginocchio sinistro durante un'infuocata semifinale di un torneo di calcetto, autocalpestandosi la stringa sciolta di una scarpa e cadendo a terra rovinosamente.
Una giuria di esperti lo definisce “l'intervento più goffo del secolo” e decide di conferirgli come riconoscimento una statuetta di stagno raffigurante un coglione. La premiazione avviene nella corsia del reparto di ortopedia subito dopo l'uscita dalla sala operatoria per l'intervento di ricostruzione del legamento. A causa dell'incoscienza dovuta all'anestesia il premio è ritirato dalla caposala, che si rifiuta ancora oggi di restituirlo.
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«Ehm... un altro po' di morfina? No eh?» |
Si rompe un menisco del ginocchio destro dopo essere caduto dal finestrino di un auto in movimento mentre era intento a sventolare furiosamente una bandiera tricolore, dopo che l'Italia aveva battuto ai rigori la Francia e vinto il mondiale.
Decide anche di fare il bagno con alcuni amici nella fontana davanti alla stazione e si prendono tutti il colera.
Entra nel guinnes dei primati all'Oktoberfest di Monaco di Baviera, bevendo 5 boccali di birra da un litro in trenta secondi e otto decimi.
Due minuti dopo gli esplode la vescica. La polizia tedesca, credendolo un terrorista kamikaze con una bomba, si accerta che sia ancora vivo e lo pesta a manganellate.
Viene svincolato dal San Lorenzo che non crede al suo recupero dall'infortunio, quando si presenta alla firma del rinnovo del cartellino in sedia a rotelle.
Da qui in avanti, dopo aver ottenuto dalla FIGC il permesso di poter giocare con l'ausilio delle stampelle, comincia una carriera da mercenario del pallone che neanche Bobo Vieri, cambiando una media di 2,6 squadre all'anno. Si scopre che è solo una strategia per rimediare tute e borse.
Incontra uno dei suoi idoli, Gigione Buffon, infiltrandosi ad una competizione culinaria tra i detenuti del carcere di Lucca di cui il portierissimo è giudice onorario. Hai rinnovato il contratto con la Juve?, gli chiede. «Certo». Bene, allora puoi farmi l'autografo. Risate. No guarda, che ero serio. Altre risate, un po' più tiepide. Sguardo truce. Silenzio. Buffon gli firma l'autografo.
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-«Guarda che se non rinnovavi non sarei neanche venuto eh» -«Sì, lo so, ho capito, stai calmo...» |
Viene colpito da un mezzo infarto causato dallo shock in seguito alla notizia che Daniele Capezzone, ex segretario dei Radicali Italiani e politico sul quale aveva riposto diverse speranze, passa al PdL di Silvio Papi Perluscone. Diventandone pure il portavoce. Sparaminchiate con faccia da minchia floscia.
Ripresosi dal semi attacco cardiaco, non esce comunque di casa per tre mesi e mezzo. Si sente sporco e continua a fare docce su docce fino a diventare bianco che più bianco non si può.
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«Maddai, machecazzo, maporcaputtana... e io che t'ho pure votato...» |
Dopo la cenpion ligghe vinta dall'inter ma, soprattutto, dopo che il padre per dispetto gli cancella tutti gli mp3 dal lettore sostituendoli con
amala pazza inter amala ripetuta all'infinito, tenta il suicidio lanciandosi dalla pensilina sopra la porta di casa. Fallisce miseramente e, atterrando sulle già martoriate ginocchia, si rompe tutti i menischi ancora sani contemporaneamente.
Si arresta di fatto la sua deprimente carriera calcistica. Almeno temporaneamente, cioè fino a quando non inventeranno delle protesi robotiche che possa impiantarsi al posto delle gambe.
(per una realistica ed esaustiva cartella clinica di Anto',
cliccare qui)
Discute brillantemente la tesi di laurea sulla storia del Partito Radicale italiano. Per prepararsi a dovere si cala attraverso intense sedute di ipnosi nella personalità di Marco Pannella, assume per settimane hashish e marijuana ed effettua uno sciopero della fame durato 49 giorni. Si scopre che la notte mangia Nutella di nascosto.
Quando la commissione lo dichiara dottore scoppia in una risata fragorosa, che contagia tutti i presenti nell'aula magna, professori inclusi.
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Se ce l'ha fatta lui travestito da Bacco puoi farcela anche tu! |
Frequenta la prima lezione della laurea magistrale in Comunicazione d'Impresa e Gestione delle Risorse Umane. Per errore in realtà, in quanto convinto di essere ad una seduta di gruppo di alcolisti e tossici anonimi alla quale aveva pensato di partecipare per disintossicarsi dalle dipendenze accumulate durante il periodo di scrittura della tesi.
Per ovviare all'imbarazzante qui pro quo decide di iscriversi comunque al corso di laurea.
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In evidente crisi di astinenza Anto' fuma la prima cosa che gli capita a tiro |
Nel giorno del suo 25° compleanno, non avendo un cazzo da fare, ma proprio nulla di nulla, apre questo blog.
Il suo clone, sintetizzato attraverso una delle tante caccole essiccate sotto la scrivania dello studio, pubblica inavvertitamente questa biografia.
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Questo è Anto'... |
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... e questo è il suo clone |
«Ed è solo l'inizio! AHAHAH!» dichiara il clone.
... Cosa avrà voluto dire?
PER ULTERIORI INFO VEDI ANCHE:
Luca: sublime.. starei ore a leggere le diavolerie che sforni.. noto con piacere che in molte disavventure sono anche presente.. con onore uno dei fighettini della quarta A :)
RispondiEliminaè bastato poco però per farti deragliare... sei note in un mese giusto? ;D
RispondiEliminaluca: con tanto di pianto disperato alla 5° con lettera a casa.. tragedie.. però potrei anche fare teatro visto che grande melodramma misi su ;)
RispondiEliminaand the oscar goes to... Luca! per l'interpretazione di "papà non mi picchiare!" :)
RispondiEliminaMa citare l'artista che ha realizzato il trucco che sfoggi in foto, no?! Grazie, eh!?! =(
RispondiEliminaal momento mi sfugge il nome...
RispondiElimina... dai scherzo... diciamo che il nome davvero non me lo ricordo, però c'è una sua foto più o meno all '11 novembre 2001 nella bio... :)
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