lunedì 3 ottobre 2011

Juve - Milan 2-0, Pirlo's Revenge

«Ibra, allegramente, suca!»

Le cose belle della serata di ieri, in ordine sparso:
Marchisio che sembra Tardelli, ma più forte; Vidal che sembra invece una pallina da flipper, e se mai dovesse arrivare il giorno che metterà pure qualche tiro nello specchio fategli un contratto a vita;
il pallonetto di Vucinic, con la piccola imperfezione di aver preso la traversa;
Pepe che invece di due polmoni e due piedi ha quattro polmoni e zero piedi;
Pirlo che cerca i due premolari che ha perso quando è stato abbracciato con una presa stretch da Conte; Chiellini che cerca l'occhio che ha perso infilzato su una delle dita di Boateng; occhiovispo Marotta che esultando dice a Chiellini «poteva andarti peggio, guarda me!»;
Lichtsteiner che è chiaramente un keniota sbiancato, o uno svizzero dopato, perché una progressione come quella che ha fatto al 95° non è umana;
Bonucci che non ha fatto cazzate, eventualità che la SNAI quotava a 150;
Ibra, quello decisivo nella partite che contano, che come sempre contro di noi non la vede mai;
il rimpallo dell'1-0; la cagata di Abbiati del 2-0;
ma sopratutto il gavettone che ha messo in serio pericolo il parrucchino di Conte dal valore di milioni di dollari.

Le cose brutte della serata di ieri, in ordine sparso:
Krasic.
«Ahò, ma chi cazzo t'ha imparato a giogà a calcio, 'tacci tua!»

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