giovedì 14 aprile 2011

Monopartitismo imperfetto

Un parlamento così sarebbe meglio. Costerebbe poco e sentiremmo meno cazzate

Doverosa premessa: il titolo non è farina del mio sacco, ma si tratta di un concetto che il mio, per certi versi, personal jesus Marco Pannella va ripetendo da anni. Ovvero più o meno da quando è entrato in politica, molto prima di entrare in parlamento. Dall'alba dei tempi insomma.

Comunque, giusto ieri, la camera ha approvato il disegno di legge sul processo breve che permette tra le altre cose di accorciare i tempi di prescrizione nei processi a chi è incensurato. Ora, non voglio parlare del fatto che si tratta dell'ennesima legge salva-Berlusca, del fatto che solo in Italia uno così possa essere ancora incensurato, del fatto che questa legge a detta di Al Fano toccherà solo lo 0,2% dei processi, della contraddizione che questo discorso implica perché, con tutti i problemi che ci sono, si blocca per mesi il parlamento per un misero 0,2% e, guarda caso, in questo infinitesimo numero di procedimenti, oltre a quelli relativi a diverse tragedie degli ultimi anni, c'è il processo che più preoccupa Silvionostro e nel quale verrebbe sicuramente condannato, cioè il processo Mills. (Riprendete fiato). Insomma, tralasciando tutte queste robe qua, mi voglio soffermare su un'altra questione che forse i più attenti avranno notato. E se non lo avete fatto ve la faccio notare io.

Il centrosinistra aveva chiesto lo scrutinio segreto per la votazione sull'articolo 3 di questa cavolo di legge, riguardante proprio i tempi della prescrizione. La richiesta è stata accolta solo in parte, cioè solo riguardo un emendamento presentato dall'IDV. Ma andava bene comunque, quello che contava è che una votazione anonima ci sarebbe stata lo stesso. PD & Co. evidentemente pensavano che questa potesse essere l'occasione per far sì che nel PDL i delusi o i giustizialisti o chi considerasse questa legge una zozzeria, liberi dal doverci mettere la faccia, avrebbero potuto votare di fatto contro il grande capo. E, perché no, aprire magari una crisettina.
In realtà tutto si è ritorto contro di loro, visto che i franchi tiratori ci sono stati, è vero, ma nella parte sbagliata. Infatti rispetto alla votazione a scrutinio palese i berluscones hanno avuto ben sei voti in più. Chi sarà stato a cambiare idea, protetto dalla calda coperta dell'anonimato? Un parente di Scilipoti? Qualche futuro-e-libertà-ista rinsavito? Bersani che s'è sbagliato?
Boh e, francamente, chissenefrega.

Il punto è che anche ieri si è avuta la dimostrazione che in Italia i partiti, gli schieramenti, gli accordi, le ideologie, o semplicemente le idee, non esistono. Esiste una maggioranza, che è contenta di fare la maggioranza e lo scendiletto di un unico individuo, ed esiste un'opposizione, che è contenta di far vedere a tutti che le piace tremendamente prenderlo nel deretano. Che rimane però comodamente adagiato sul seggiolone a prova di emorroidi, quindi è tutto sommato un sacrificio relativo.
Quella di ieri è stata solo l'ultima beffa, la ciliegina sulla torta. Nelle settimane precedenti, in seguito alla fiducia racimolata a dicembre grazie al calciomercato da un PDL talmente corroso dalle correnti interne da sembrare la DC dei primi anni novanta, la, aperte virgolette, opposizione, chiuse virgolette, avrebbe potuto batterlo a montecitorio una decina di volte, su votazioni minori ok, ma che simbolicamente qualcosa avrebbero pur dimostrato. Ma del resto, ehi, essere coerenti tra il dire e il fare è un optional. E lo è anche essere presenti, fisicamente proprio, nelle aule.
Noialtri mica li paghiamo per andare a lavorare.

Sia chiaro, io sono arciconvinto che serva una riforma della giustizia e che tutto sommato la responsabilità civile dei giudici, se ben regolata, non sia un'idea peregrina (che poi sulla questione gli italiani si erano già espressi favorevolmente in un referendum nell'87 e cioè ben prima che il berlusca "scendesse in campo". Referendum promosso tra l'altro, indovinate da chi, sì, dai radicali).
Rimane il fatto che se le soluzioni devono essere di questo tenore allora molto meglio l'amnistia totale. Cancelliamo tutti i processi in corso. Svuotiamo le celle. Apriamo le gabbie. Tanto ce li ritroveremmo tutti in parlamento, che cosa cambierebbe?


9 commenti:

  1. luca: anto cazzo scendi in politica te.. serve gente con la tua "testa"...

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  2. luca: avrei detto.. enorme!! :)

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  3. minchia enorme allora (e questo si può prestare a molteplici doppi sensi)... :)

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  4. luca: cazzo stai buttando nella monnezza tutta la filosofia e brillantezza mentale palesata in queste novelline cosi piacevoli :)

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  5. Il bell'articolo stona con i vostri commenti di becero qualunquismo sull'ormai nota enormità di anto...

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  6. Complimenti per il Blog e complimenti per il bellissimo e illuminante post che hai pubblicato...Massimiliano

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  7. @ Fra: al limite sono i commenti ad essere stonati dinnanzi alla mia magnificità... :)

    @ Massi: thanks... Francone per caso?

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  8. tralasciando le dimensioni di anto!

    la fiera delle puttanate in questa prescrizione breve: 0,2% da una parte, completa incapacità gestionale e decisionale della sinistra dall'altra.

    il tutto con il paese in paralisi.

    chapeau collettivo!

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