Una per tutte, 90 minuti di Juve distillata in un uovo pasquale

Due mucchi d'ossa e un mucchio selvaggio, dietro di loro

Mi sono appena alzato, ed è pure Pasqua, ma mi girano già. Anzi, mi girano ancora, da ieri sera, come mulinelli proprio.
Tutta colpa del posticipo, Del Piero vs. Catania 2-2. LA partita della stagione per la Juve, nel senso che è stata esemplificativa. 90 minuti di puro concentrato di tutto quello che è, ed è stato, e sarà fino alla fine quest'anno dimmerda. 90 minuti che mostrano cos'è la Juve oggi. 90 minuti che riassumono perfettamente tutto, tuttissimo.

- In vantaggio di 2 gol grazie al solito eterno Capitano.
- Delneri che giustamente lo sostituisce perché stava giocando troppo bene e ai compagni più giovani sennò vengono i complessi.
- Il solito buco difensivo di Sorensen (o chi per lui giochi da terzino, tanto è uguale) che riapre la partita.
- Tre thementi (Krasic, Pepe, Toni) che buttano via in maniera vergognosa almeno quattro contropiedi 3-contro-1, roba che non si vede neanche in terza categoria. Ma del resto, non si direbbe, in Serie A può capitare che giochi gente con i piedi da terza categoria.
- La beffa finale, col gol subito a tempo ampiamente scaduto e su una punizione che neanche c'era. E per una volta poi che Melo non aveva fatto una sega.

Applausi. Davvero. Questa partita è un'enciclopedia accuratissima per spiegare ai posteri questa Juve. La bonanima di Gianni Brera non avrebbe potuto fare di meglio.

E adesso vado a fare colazione. Ma niente caffè, ché sono già troppo nervoso e devo resistere all'ondata anomala di telefonate di auguri dei parenti sparsi per il mondo. Fanculo pure la Pasqua.