È andata così male? |
Due settimane fa avevo il dubbio che i risultati dei ballottaggi avrebbero potuto insabbiare i chiari messaggi che il primo turno delle amministrative aveva dato. Non mi sembrava così improbabile un colpo di coda (o di culo) di chi il colpo l'aveva preso pieno in faccia.
Invece non è successo. Non è servita l'appropriazione dei TG da parte del Cavaliere; non ha aiutato il tentativo di generare il panico parlando di invasione di islamici, rom e gay; non ha scoraggiato dare del "senza cervello" a chi non avesse scelto i candidati del PdL. La sconfitta è stata netta, trasversale, dalle Alpi a Lampedusa. Pure ad Arcore!
Il crollo di Berlusconi ha avuto riflessi anche sulla Lega, che ha perso parecchi voti e comuni. Evidentemente anche l'elettore leghista sta cominciando a porsi delle domande tipo "qual è il senso di Berlusconi?" o "davvero la dittatura delle toghe rosse è il male primario del nostro Paese, tanto da rompere le balle sul tema a tutto il G8?".
E mentre tutti i Belpietro del mondo se la prendono con il "candidato debole" Moratti, convince poco la motivazione che gli sconfitti adducono per sorreggere l'alibi, ovvero che in un periodo di crisi tutti i governi passano una fase di antipatia, soprattutto se sono stati costretti a stringere la cinghia. Peccato che fino a qualche ora fa non erano rari discorsi come "la crisi non c'ha abbattuto, ci siamo salvati senza mettere le mani in tasca agli italiani, che sono ricchi e spendono un sacco di soldi in cosmetici!".