mercoledì 18 maggio 2011

Risultati e proiezioni, il Conte e il Cavaliere

Piano, sennò si stacca la protesi

Checché ne dicano i suoi prodi scudieri, per il Cavaliere queste amministrative sono state una bella alabardata sui denti.
Eh no, mi spiace, ma non si può dire che «a parte Milano, è stato un pareggio», perché è a Milano che il Cavaliere c'ha messo la faccia in prima persona. Era tranquillo nella sua roccaforte meneghina, dove da dieci anni il centrodestra vinceva al primo turno, dove ci sono i tribunali coi giudici brutti e cattivi, che pure diventano teatrini tutti i lunedì mattina. Tanto tranquillo e sicuro di vincere che la campagna ha scollinato i confini comunali, è diventata un "con me o contro di me" nazionale e ha relegato la cariatide candidata sindaco a stalliera della situazione. E lei poveretta, per farsi vedere, non ha saputo fare altro che scoccare un paio di frecce diffamatorie qua e là. Guardando in casa propria, tra l'altro, era evidente che attaccarsi a presunte sentenze di colpevolezza non sarebbe stata una gran mossa, viste tutte le amnistie e le prescrizioni che popolano quelle lande. Il bue che dice cornuto all'asino, direbbe mia nonna. Ma non erano quelli del PdL i garantisti a tutto tondo?
Comunque, i risultati sono stati una batosta appunto: Pisapia, il ladro d'auto estremista-terrorista, ha stravinto il primo turno e, cosa più clamorosa, il Cavaliere ha visto volatilizzarsi da sotto il naso metà delle preferenze che ebbe alle milanesi del 2006, quando anche allora svettava come capolista. Beh, se "sotto 50mila voti è un funerale" (cfr. dichiarazioni del Cavaliere) qua ci vorrebbe una cerimonia di stato, con lutto nazionale incorporato.

Ma dico, o i milanesi sono inavvertitamente impazziti, oppure, spero, la gente sta cominciando un pochetto a rompersi il kaiser dei continui blablabla inerenti a processi, giudici, tribunali e tutte queste belle cose, che interessano molto-molto ad un solo cittadino ma molto-poco agli altri cinquantasei e passa milioni. Fossi stato un milanese l'avrei capito bene, alla grande, che il Cavaliere è un perseguitato, forse me lo sarei pure tatuato sulla schiena. Invece non avrei capito cosa la Moratti avrebbe fatto per la mia città, dato che per quella andavo a votare alla fine della fiera.

Dal canto suo Bersani se la ride. In un certo qual modo fa pure bene, ma dovrebbe farlo più per le disgrazie altrui che per meriti propri. A Napoli, dopo le primarie farsa, se ne va al ballottaggio il dipietrista (ma neanche tanto) DeMagistris. A Bologna il PD ha vinto di uno sputo, con Grillo che ha fatto il 10%. Lo stesso Pisapia è un uomo di Vendola. Quindi se vi state chiedendo quale sia l'opposizione, fidatevi, non siete soli.
Come dite? Il terzo polo? E dov'è? Boh, non l'ha visto nessuno.

Ok, siamo d'accordo che si tratta “solo” di elezioni amministrative, ma il monopartito di cui vi parlavo tempo fa pare scricchiolare da entrambi i lati.
Se siete contenti comunque non illudetevi e, ugualmente, se siete tristi asciugate le lacrime e sciogliete il cappio dalla trave del soffitto: tra due settimane ci saranno i ballottaggi ed a seconda di chi sarà a vincere tutte queste considerazioni saranno coperte da un cumulo di foglie secche. O dalla segatura, come si fa col vomito al luna park.

Questi erano risultati, definitivi e inappellabili. Non definitivi invece sono quelli che riguardano l'elezione del nuovo allenatore della Juve, giusto per mischiare il sacro e il profano, anzi il profano e il profano.
Gli exit-poll davano Mazzarri favorito, poi la forchetta si è allargata e si è inserito il portoghese Villas Boas. Oggi invece le proiezioni, che ricordiamolo sono parziali relative ai pochi seggi scrutinati e quindi da prendere con le molle, danno come probabile vincitore Antonio Conte.
Dopo Ferrara, pronti a bruciare un'altra bandiera?

La mia idea è che o prendi un allenatore "top", sicuro, oppure sono tutti una scommessa. Mazzarri, Conte, Villas Boas o anche la conferma di Delneri.
Su Conte la cosa che più mi perplime è il fatto che anche lui sia un fanatico del 4-4-2 (o 4-2-4, cambia poco) come Delneri, modulo che come questa stagione ha ampiamente dimostrato non è adatto ai giocatori che ci sono in rosa. Quindi che si fa, un'altra rivoluzione? Si prendono altri 12-13 giocatori mediocri? Perché dobbiamo considerare che abbiamo terzini scandalosi, centrocampisti esterni tendenzialmente scarsi (sì, anche Krasic, che se non è in forma fisicamente dimostra tutti i suoi limiti tecnici) e gente come Marchisio e Aquilani (se verrà riscattato) che sono più adatti ad un centrocampo a tre. Idem Pirlo se dovesse arrivare.

Boh, non lo so. Proprio non lo so. Io intanto mi preparo al peggio. La tristezza è che dicevo così anche l'anno scorso e ho scoperto che al peggio non c'è mai, e poi mai, una fine.


2 commenti:

  1. si però potevi prenderti anche la briga di fare due articoletti visto che si incastrano male le due cose... cmq per risponderti sul primo tema io penso che gli italiani non si siano ancora svegliati del tutto, forse anno appena aperto un occhiolino.. però la strada è ancora lunga ma, per la prima volta, con un filo di speranza.. per quanto riguarda la gobba sono d'accordo sul fatto che occorrerebbe un allenatore navigato e con un curriculum un po piu ampio.. anche perchedopo ferrara e conte le bandierecominciano a scarseggiare.. magari pessotto.. però forse è meglio volare basso.. sarebbe buono un montero cosi magari anche se verrà bruciato nel giro di pochi mesi qualche sputo te lo può garantire anche dalla panca.. per chiudere complimenti alla sua penna dottore, sembra di leggere un articolo di repubblica.. onore al meridione!! ;)

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  2. volevo mischiare il sacro al profano, anzi il profano al profano (mmm, quasi quasi lo aggiungo pure nel post...)

    comunque Montero più che sputi tirava delle belle pigne... :)
    ci vorrebbe in campo gente così (Montero, Conte, Ferrara), altroché

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