lunedì 9 maggio 2011

Juve - Chievo 2-2, quando credi di averle viste tutte

Mi raccomando Delneui, ora vai a dire che «la squadua ha fatto una pautita impoutante, come concetto»

Può capitare che la Juve stia vincendo due a zero in casa col Chievo, a mezz'ora dalla fine.
Può capitare anche che il Chievo, a questo punto, in 40 secondi colpisca due pali e sulle rispettive respinte faccia due gol, con la Juve sbilanciata neanche dovesse recuperare chissà quale risultato.
Può capitare anche che Chiellini, dopo, prenda pure lui un palo, interno, con un colpo di pancia a 30 centimetri dalla linea di porta. E che sull'azione successiva Pellissier eluda Buffon, uscito chissà perché sulla trequarti all'altezza del fallo laterale, dribbli un cameramen, salti un cartellone pubblicitario, metta un pallone al centro che un povero pirla di gialloblù vestito, emozionato forse da tanta grazia ricevuta, passi a Marchisio che boccheggiava per caso davanti alla porta.
Può capitare anche che Matri sulla fascia giochi molto molto molto meglio di Krasic, mettendo più cross lui in un quarto d'ora che il serbo in tutto il campionato, e che da uno di questi cross Toni colpisca un altro palo, da due metri, solo in area, al 44esimo, con uno di quei colpi di testa che in tutto il resto della sua carriera sarebbero entrati di sicuro.

Ma la cosa più assurda, impensabile, che può capitare è che io mi ostini nel continuare a guardare queste partite, non si sa per quale inconscio istinto masochista. Dev'essere assuefazione ai travasi di bile, evidentemente.
Dai dai che mancano solo 2 giornate alla fine.

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