mercoledì 30 novembre 2011
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domenica 30 ottobre 2011
venerdì 14 ottobre 2011
Tutta colpa dei radicali
I deputati radicali che ieri si sono sorbiti il discorso di Berlusconi. Poveracci. |
Berlusconi ha ottenuto l'ennesima fiducia, ancora più risicata delle altre (per un solo voto stavolta) e che gli permetterà di tirare a campare ancora per qualche mesetto.
L'evento della giornata ha avuto degli inaspettati(?) protagonisti: i deputati radicali, contro i quali si è scagliata l'ira di tutta l'opposizione. Della quale fanno parte. Forse.
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lunedì 3 ottobre 2011
Juve - Milan 2-0, Pirlo's Revenge
«Ibra, allegramente, suca!» |
Le cose belle della serata di ieri, in ordine sparso:
Marchisio che sembra Tardelli, ma più forte; Vidal che sembra invece una pallina da flipper, e se mai dovesse arrivare il giorno che metterà pure qualche tiro nello specchio fategli un contratto a vita;
il pallonetto di Vucinic, con la piccola imperfezione di aver preso la traversa;
Pepe che invece di due polmoni e due piedi ha quattro polmoni e zero piedi;
Pirlo che cerca i due premolari che ha perso quando è stato abbracciato con una presa stretch da Conte; Chiellini che cerca l'occhio che ha perso infilzato su una delle dita di Boateng; occhiovispo Marotta che esultando dice a Chiellini «poteva andarti peggio, guarda me!»;
Lichtsteiner che è chiaramente un keniota sbiancato, o uno svizzero dopato, perché una progressione come quella che ha fatto al 95° non è umana;
Bonucci che non ha fatto cazzate, eventualità che la SNAI quotava a 150;
Ibra, quello decisivo nella partite che contano, che come sempre contro di noi non la vede mai;
il rimpallo dell'1-0; la cagata di Abbiati del 2-0;
ma sopratutto il gavettone che ha messo in serio pericolo il parrucchino di Conte dal valore di milioni di dollari.
Le cose brutte della serata di ieri, in ordine sparso:
Krasic.
«Ahò, ma chi cazzo t'ha imparato a giogà a calcio, 'tacci tua!» |
domenica 11 settembre 2011
Juve - Parma 4-1, sperando che il buongiorno si veda dal mattino
martedì 6 settembre 2011
Juve, considerazioni sparse prestagionali
Ma quanti sono? |
Dunque è già tempo di fare qualche bilancio, il che fa abbastanza ridere considerato che non è stata giocata nemmeno una partita ufficiale. Ma la serietà non è mai stata una mia ambizione.
giovedì 1 settembre 2011
Evasori, guardatevi le spalle
Suvvìa, la violenza però no... |
Riguardo la manovra il governo non ci sta capendo una sega.
Prima uno splendido testo che rinviava tutti i tagli al 2013, tanto nel 2012 c'è la fine del mondo chissenefrega. Poi, dopo che l'Unione Europea ha chiamato dicendo «Dite un po', ma della crisi ve ne siete accorti?», un turbinio di buffonate e contraddizioni che la metà basterebbe per sentirsi male fino alla fine del mondo, quella vera. È diventato una cazzata anche il "contributo di solidarietà", quello che ha fatto addirittura scioperare i calciatori, perché la maggior parte degli italiani guadagna più di 90mila euro l'anno. Dai, non mi dite che non lo sapevate. Sono solo 7mila euro al mese, tredicesima inclusa. Chi non li prende, mica viviamo nel Gabon.
La più bella però è di ieri. Visto che per un motivo o per un altro non possono/vogliono tagliare costi, aumentare le tasse, toccare le pensioni e via discorrendo, ecco l'idea geniale, definitiva: la stretta sull'evasione fiscale.
Ora, manco fossimo un paese in cui il Pil "sommerso" è quasi pari a quello effettivo (ah lo siamo? davvero?), ma perseguire l'evasione (che è un reato comunque, ricordiamolo), punire gli evasori, trovare sistemi efficienti per disincentivarla, non dovrebbero essere delle cose scontate, intrinseche in uno stato di diritto? Bisogna specificarlo all'interno di una finanziaria?
Allora specifichiamo pure la lotta alla mafia, quella all'estorsione e ai furti, gli omicidi, gli stupri, il terrorismo.
Ma del resto questi qua sono gli stessi che tempo addietro hanno depenalizzato il falso in bilancio, perché che volete che sia, mica è una cosa grave.
Evidentemente hanno qualche problema di percezione su cosa è giusto o cosa è sbagliato. Solo a livello economico sia chiaro, perché a parte tangenti, corruzioni, concussioni e fondi neri, per il resto i limiti della legalità li hanno ben definiti. Quelli non c'è bisogno di specificarli da nessuna parte.
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domenica 28 agosto 2011
Marcello!
Da una ventina di giorni ho un nuovo coinquilino.
Andiamo molto d'accordo, anche perché facciamo più o meno la stessa vita: dormiamo 16-18 ore al giorno, mangiamo in maniera sregolata ad orari impensabili e rilasciamo escrementi di dimensioni dinosauresche.
E poi di cognome fa Lippi, quindi rispetto ai massimi livelli.
venerdì 8 luglio 2011
Nuove esperienze
Non ci vedi più dalla fame? Fatti una Fiesta! |
Per strano che possa sembrare, in 25 e rotti anni di vita non ero mai andato a prendere una macchina nuova di pacca dal concessionario.
Un po' perché fin'ora ho guidato solo catorci usati e un po' perché quando capitava a genitori/parenti/amici non li ho accompagnati neanche una volta.
Sì, all'epoca ritirai il motorino, ma sverginare un'autovettura bella intonsa è stato un evento del tutto nuovo.
Devo ammetterlo, appena imboccata la via fuori dal cancello della Ford un po' di tensione c'era. Abituato alla mia Polo da battaglia, ho dovuto riprogrammare il cervello per utilizzare due modalità a me ignote: attenzione e prudenza. Aggiungiamoci che, nonostante me ne sia spudoratamente appropriato, la macchina sarebbe di mia madre, volevo evitare di fare qualche cagata proprio nell'immediato.
Il difficile sarà perdurare su questa via. Vedrò di iscrivermi a un corso di yoga e meditazione zen. O di scuola guida acrobatica, fa lo stesso.
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lunedì 4 luglio 2011
"Giustizia" sportiva
Lungi da me voler aprire il solito polpettone su calciopoli, Moggi, scudetti revocati, lazzi e mazzi... ma quando leggi cose così:
“L’Inter ha violato l'articolo relativo all’illecito sportivo. I dirigenti nerazzurri hanno tenuto comportamenti finalizzati ad ottenere vantaggi in classifica”
Questo non lo dice Moggi o il suo avvocato, ma è scritto nelle motivazioni della requisitoria del procuratore della FIGC Palazzi, lo stesso che ha punito la Juve e le altre squadre coinvolte nel 2006.
Il fascicolo sull'Inter è stato però archiviato per prescrizione, nonostante le nuove intercettazioni siano venute fuori soltanto l'anno scorso.
Tanto per chiarire, non voglio fare paragoni, né tra Moggi e Moratti/Facchetti né tra Juve e Inter. Mi chiedo solo: se queste robe fossero uscite fuori all'epoca e non 5 anni dopo?
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venerdì 24 giugno 2011
Marco Pannella, «patrimonio comune della società italiana»
Marco Pannella ospite alla RAI? Impossibile, sarà stato un ologramma |
Ieri sera, a mezzanotte, Marco Pannella ha deciso di sospendere lo sciopero della sete dopo quattro giorni. Ma continua quello della fame, che dura ormai da più di due mesi.
La scelta di interrompere la parte più dura della sua "lotta nonviolenta perché l'Italia torni a potere in qualche misura essere considerata una democrazia" (lotta, e non "protesta" come ci tiene giustamente a sottolineare) è avvenuta perché ha visto forse muoversi qualcosa, perché politici e media hanno rotto il silenzio e si sono interessati, seppur per poco e forse per finta, alla sua questione e, soprattutto, per rispetto verso l'interlocutore al quale si è sempre rivolto nei suoi messaggi e videomessaggi in queste settimane: il Presidente della Repubblica Napolitano. Che ieri gli ha scritto una lettera.
Belle parole. Qualcuno c'ha anche visto un'implicita candidatura futura come senatore a vita.
Ma va beh, rimaniamo sulla terra: perché, ancora una volta, Pannella ha scelto il digiuno?
E qual è l'esatto obiettivo della sua lotta nonviolenta?
Beh, il digiuno è l'unica arma con la quale Pannella, da anni, riesce a farsi un minimo ascoltare, per puntare l'attenzione dell'opinione pubblica su alcune questioni solitamente ignorate dalla politica e dai media. Per dire, quest'anno su oltre 1300 apparizioni di politici in programmi televisivi di "approfondimento" il leader radicale è stato invitato, indovinate?, sì, zero volte. Programmi che spesso e volentieri trattano argomenti anche ridicoli (tipo ministeri da spostare). Per questo motivo martedì sera, durante la messa in onda di Ballarò, un gruppo di radicali ha proiettato fuori dagli studi della RAI un videomessaggio di Pannella (vedi foto in alto), che in sette minuti scarsi riassumeva la sua denuncia.
L'oggetto è lo stato in cui si trova la democrazia in Italia, testimoniato anche dall'aberrante situazione in cui si trovano le carceri italiane e i detenuti che le affollano. Alcune cifre: più di 70mila detenuti per 40mila posti di capienza complessiva, una media di 2,5 metri quadrati di spazio in cui vivere e, solo nel 2010, ben 63 suicidi avvenuti in cella. Inoltre una gran parte di chi è dietro le sbarre è ancora senza una sentenza definitiva, in attesa della fine del processo.
Una democrazia si dovrebbe valutare dalle condizioni in cui vivono tutti i cittadini, anche se carcerati. Mentre spesso per questi ultimi tutte le norme internazionali sui diritti umani vengono violate.
Ma senza spingersi troppo in là nel diritto comunitario, basta solo dare un'occhiata, anche in questo caso, alla nostra vecchia e cara Costituzione, che afferma come la detenzione debba essere non solo punitiva ma anche reintegrativa per quei soggetti che dovranno poi essere riaccolti nella società civile. Beh, reintegrare così non proprio è possibile.
La soluzione che propone Pannella può apparire drastica, cioè un'amnistia per coloro che hanno commesso reati meno gravi.
Però, pensiamoci, non sono amnistie coatte anche le oltre 200mila prescrizioni che ci sono ogni anno, e delle quali beneficiano solo coloro che possono permettersi migliaia di euro di spese legali e gli avvocati più bravi? È davvero giusto che le carceri siano le discariche della società, popolate da immigrati clandestini, tossicodipendenti e rifiuti umani vecchi e malati?
Ma anche se si è contrari a forme di amnistie o indulto, il problema rimane e va discusso. E magari risolto.
Pannella poi non chiede un'amnistia fine a sé stessa, una sorta di bomba libera tutti legalizzata, ma una misura mirata e accompagnata ad una riforma reale della giustizia, che garantisca tempi dei processi giusti e depenalizzi alcuni reati francamente incomprensibili, come quelli che scaturiscono da leggi mal studiate e mal scritte tipo la Bossi-Fini sull'immigrazione, o leggi assurde come la Giovannardi-Fini sul possesso di stupefacenti.
C'è da dire che stavolta il leader radicale non è stato totalmente da solo nella lotta: quasi 15mila persone hanno aderito alla sua iniziativa, tra detenuti, agenti di polizia penitenziaria, psicologi carcerari, avvocati, magistrati e cittadini comuni.
Chi è vicino al problema afferma quanto sia grave la situazione e quanto sia importante che la voce del leader radicale venga ascoltata per davvero e che non cada, tra qualche giorno, di nuovo nell'oblio.
Comunque, tra i tanti politici che gli hanno fatto visita nella clinica dov'era tenuto sotto osservazione, alcuni seriamente preoccupati, altri in cerca come al solito di un po' di visibilità, c'è stato anche il ministro della giustizia Alfano, che gli ha detto chiaramente che l'aspetto legato alle carceri è forse il più serio della situazione della giustizia italiana. Peccato che il governo in questi mesi non abbia minimamente toccato l'argomento, ma la sua azione per "riformare in modo epocale la giustizia" sia coincisa unicamente col cavare dagli impicci un solo individuo, che sicuramente non ha problemi di spazio vitale e di aria respirabile nelle sue dimore.
Infine è ironico che per un casuale gioco di ombre durante la proiezione del videomessaggio fuori dalla RAI, Pannella sembrava che parlasse da dietro delle sbarre.
(Di seguito il testo integrale della lettera di Napolitano, del quale mi sono permesso di sottolineare alcuni passaggi.)
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martedì 21 giugno 2011
Presunte contraddizioni, come un ministro dell'interno che sogna la secessione
Sì, ma di quale repubblica? |
«Noi abbiamo un grande sogno: una Padania libera e indipendente»
Roberto Maroni, ministro dell'interno (già citato qua), ha concluso così i tre minutini scarsi di discorso che il suo leader Bossi gli ha concesso al raduno leghista domenica mattina, mandando in visiblio la folla di fratelli padani che riempiva il pratone in quel di Pontida.
In Italia le nostre orecchie sono abituate a cose ben peggiori, diciamo la verità, quindi figuriamoci se qualcuno si sia scandalizzato. Ma se fossi stato un marziano in visita turistica un pochino mi sarei stupito di queste parole. Come, mi sarei chiesto, il ministro dell'interno di una Repubblica che auspica la creazione di un'altra repubblica, staccandola da quella di cui è cittadino e per la quale ricopre una delle cariche più alte?
Se non sbaglio, non mi pare che la Costituzione sulla quale egli ha giurato dica che i portatori di cariche istituzionali possano dire cose del genere. Figuriamoci se sei l'inquilino del Viminale. Ma, va beh, capisco che di quel pezzo di cartaccia ai leghisti, quelli del dito medio alzato virilmente durante l'inno di Mameli, possa non fregare una cippa.
A noi italiani sembra tutto normale in effetti, ma al marziano come glielo spiego?
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lunedì 13 giugno 2011
Il referendum non è morto, il quorum batte ancora
Hanno provato ad insabbiarli, silenziando i media e manovrando in parlamento.
Una volta però che era chiaro che si sarebbero votati hanno tentato altri sotterfugi, come ricorsi last-minute alla cassazione. Hanno maneggiato anche le previsioni del tempo, che consigliavano di fare una "bella gita" visto che domenica ci sarebbe stato il sole.
Il ministro Maroni stamattina ha giocato l'ultima carta, un disperato jolly, annunciando che secondo gli analisti del Viminale il quorum si sarebbe raggiunto al 100%, invitando quindi, mooolto implicitamente, chi non aveva ancora votato ad evitare di perdere tempo ad andarci, tanto ormai era fatta.
Che poi, poveretto, aveva ragione |
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lunedì 6 giugno 2011
Mi raccomando i referendum. Astenersi astenuti
Domenica, tra meno sei giorni, si votano i referendum.
Non è importante quello che volete votare, l'importante è che votiate.
Dovete votare, punto. L'imperativo è d'obbligo, non c'è condizionale che tenga.
Non è importante se lo fate perché siete contro il nucleare, o perché siete proprietari di un'azienda idrica e volete investire sull'acqua, o perché volete fare un dispetto a Berlusconi mandandogli a donne di facili costumi il legittimo impedimento, o perché siete collezionisti di timbri elettorali.
Votate, votate, votate e votate. Sì, quattro volte, come le schede colorate che vi ritroverete in mano.
L'astensione non è ammissibile.
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martedì 31 maggio 2011
La batosta, parte 2
È andata così male? |
Due settimane fa avevo il dubbio che i risultati dei ballottaggi avrebbero potuto insabbiare i chiari messaggi che il primo turno delle amministrative aveva dato. Non mi sembrava così improbabile un colpo di coda (o di culo) di chi il colpo l'aveva preso pieno in faccia.
Invece non è successo. Non è servita l'appropriazione dei TG da parte del Cavaliere; non ha aiutato il tentativo di generare il panico parlando di invasione di islamici, rom e gay; non ha scoraggiato dare del "senza cervello" a chi non avesse scelto i candidati del PdL. La sconfitta è stata netta, trasversale, dalle Alpi a Lampedusa. Pure ad Arcore!
Il crollo di Berlusconi ha avuto riflessi anche sulla Lega, che ha perso parecchi voti e comuni. Evidentemente anche l'elettore leghista sta cominciando a porsi delle domande tipo "qual è il senso di Berlusconi?" o "davvero la dittatura delle toghe rosse è il male primario del nostro Paese, tanto da rompere le balle sul tema a tutto il G8?".
E mentre tutti i Belpietro del mondo se la prendono con il "candidato debole" Moratti, convince poco la motivazione che gli sconfitti adducono per sorreggere l'alibi, ovvero che in un periodo di crisi tutti i governi passano una fase di antipatia, soprattutto se sono stati costretti a stringere la cinghia. Peccato che fino a qualche ora fa non erano rari discorsi come "la crisi non c'ha abbattuto, ci siamo salvati senza mettere le mani in tasca agli italiani, che sono ricchi e spendono un sacco di soldi in cosmetici!".
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mercoledì 18 maggio 2011
Risultati e proiezioni, il Conte e il Cavaliere
Piano, sennò si stacca la protesi |
Checché ne dicano i suoi prodi scudieri, per il Cavaliere queste amministrative sono state una bella alabardata sui denti.
Eh no, mi spiace, ma non si può dire che «a parte Milano, è stato un pareggio», perché è a Milano che il Cavaliere c'ha messo la faccia in prima persona. Era tranquillo nella sua roccaforte meneghina, dove da dieci anni il centrodestra vinceva al primo turno, dove ci sono i tribunali coi giudici brutti e cattivi, che pure diventano teatrini tutti i lunedì mattina. Tanto tranquillo e sicuro di vincere che la campagna ha scollinato i confini comunali, è diventata un "con me o contro di me" nazionale e ha relegato la cariatide candidata sindaco a stalliera della situazione. E lei poveretta, per farsi vedere, non ha saputo fare altro che scoccare un paio di frecce diffamatorie qua e là. Guardando in casa propria, tra l'altro, era evidente che attaccarsi a presunte sentenze di colpevolezza non sarebbe stata una gran mossa, viste tutte le amnistie e le prescrizioni che popolano quelle lande. Il bue che dice cornuto all'asino, direbbe mia nonna. Ma non erano quelli del PdL i garantisti a tutto tondo?
Comunque, i risultati sono stati una batosta appunto: Pisapia, il ladro d'auto estremista-terrorista, ha stravinto il primo turno e, cosa più clamorosa, il Cavaliere ha visto volatilizzarsi da sotto il naso metà delle preferenze che ebbe alle milanesi del 2006, quando anche allora svettava come capolista. Beh, se "sotto 50mila voti è un funerale" (cfr. dichiarazioni del Cavaliere) qua ci vorrebbe una cerimonia di stato, con lutto nazionale incorporato.
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lunedì 9 maggio 2011
Juve - Chievo 2-2, quando credi di averle viste tutte
Mi raccomando Delneui, ora vai a dire che «la squadua ha fatto una pautita impoutante, come concetto» |
Può capitare che la Juve stia vincendo due a zero in casa col Chievo, a mezz'ora dalla fine.
Può capitare anche che il Chievo, a questo punto, in 40 secondi colpisca due pali e sulle rispettive respinte faccia due gol, con la Juve sbilanciata neanche dovesse recuperare chissà quale risultato.
Può capitare anche che Chiellini, dopo, prenda pure lui un palo, interno, con un colpo di pancia a 30 centimetri dalla linea di porta. E che sull'azione successiva Pellissier eluda Buffon, uscito chissà perché sulla trequarti all'altezza del fallo laterale, dribbli un cameramen, salti un cartellone pubblicitario, metta un pallone al centro che un povero pirla di gialloblù vestito, emozionato forse da tanta grazia ricevuta, passi a Marchisio che boccheggiava per caso davanti alla porta.
Può capitare anche che Matri sulla fascia giochi molto molto molto meglio di Krasic, mettendo più cross lui in un quarto d'ora che il serbo in tutto il campionato, e che da uno di questi cross Toni colpisca un altro palo, da due metri, solo in area, al 44esimo, con uno di quei colpi di testa che in tutto il resto della sua carriera sarebbero entrati di sicuro.
Ma la cosa più assurda, impensabile, che può capitare è che io mi ostini nel continuare a guardare queste partite, non si sa per quale inconscio istinto masochista. Dev'essere assuefazione ai travasi di bile, evidentemente.
Dai dai che mancano solo 2 giornate alla fine.
martedì 3 maggio 2011
Lazio - Juve 0-1, una miscela esplosiva
Quando è lui il tuo uomo della provvidenza si capiscono tante cose |
Stasera ho avuto l'ennesima conferma che nella Juve di quest'anno la maggior parte dei giocatori è una pericolosa miscela di idiozia calcistica e piedi storti. Ma non faccio nomi, anche perché uno di questi ha risolto la partita nel finale.
Comunque, la banda di Delneui, giocando probabilmente la partita più brutta della stagione, e ce ne vuole, porta via 3 punti dall'Olimpico. Ancora, dopo la vittoria sulla Roma di qualche tempo fa.
Diciamo pure immeritatamente, dopo una partita pietosa, a tratti inguardabile, ad altri da vomito, condita con una bella dose di culo.
Nel mentre Lotirchio continua a vaneggiare col suo italiano maccheronico di task force e di fantomatici complotti pro-Roma, tirando addirittura in ballo le manette tintinnanti di tangentopoli.
Io gli vorrei far notare che se non vinci contro una Juve così scarsa, che fa sembrare la Lazio il Barça e Brocchi Iniesta, solo perché non t'hanno dato un rigore, beh, forse in Champions allora è meglio che tu non ci vada. Perché lì Iniesta rischi di trovartelo contro. E non gente tipo Simone Pepe. Ops, un nome alla fine l'ho fatto.
lunedì 2 maggio 2011
Il corpo di Bin Laden
Questa foto è un falso, anche perché un proiettile alla testa difficilmente ti riduce così |
Osama Bin Laden è morto, olè olè.
Svesto un attimo i panni
A questo punto mi chiedo: beccate il ricercato n°1 dell'universo e seppellite il suo corpo in mare? Ho sentito bene, IN MARE? IN MARE??? E date come motivazione che è per "rispetto della religione araba"? Che non è neanche vero dicono Mustafà e gli altri, non è una pratica che utilizzano. Poi perché così alla svelta, tipo un paio d'ore dopo l'uccisione? Che roba è, avevate paura di una decomposizione lampo? No, davvero, che significa "seppellire in mare"? Sono scesi dei palombari con la vanga e hanno interrato la bara nella fossa delle Marianne?
Per favore, qualcuno mi spieghi. Anni e anni di film western m'hanno insegnato che il cattivo con la taglia va portato allo sceriffo vivo o morto, non è che gli posso dire «massì dai, l'ho cremato perché c'era scritto così nel suo testamento». Insomma, le prove intendo. Esistono? Ci sarà almeno qualcuno che avrà fatto una foto col cellulare, per dire, no?
Altrimenti mi tocca rimettere i vestiti dello scettico che ho già messo allo sporco, non mi fate fare le scale.
domenica 24 aprile 2011
Una per tutte, 90 minuti di Juve distillata in un uovo pasquale
Due mucchi d'ossa e un mucchio selvaggio, dietro di loro |
Mi sono appena alzato, ed è pure Pasqua, ma mi girano già. Anzi, mi girano ancora, da ieri sera, come mulinelli proprio.
Tutta colpa del posticipo, Del Piero vs. Catania 2-2. LA partita della stagione per la Juve, nel senso che è stata esemplificativa. 90 minuti di puro concentrato di tutto quello che è, ed è stato, e sarà fino alla fine quest'anno dimmerda. 90 minuti che mostrano cos'è la Juve oggi. 90 minuti che riassumono perfettamente tutto, tuttissimo.
sabato 23 aprile 2011
Who I am - Volume II, Curriculum Vitae redatto senza autorizzazione dal mio clone
Informazioni Personali:
- Nato ad Aversa (CE), il 23/03/1986, in un'uggiosa domenica delle palme
- Residente nella fatiscente zona industriale di Lucca, la cosiddetta P.I.P. di Carraia o altresì nota come The Middle of Nowhere.
- Recapito telefonico: non ce l'ha, comunica occasionalmente tramite piccioni viaggiatori, addestrati anche come corrieri di coca(cola)
Esperienze lavorative:
- Vedo che avete voglia di scherzare
Studi:
- Laurea Triennale con frode in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, conseguita presso l’Università di Pisa nell'ottobre 2010, con la seguente votazione: guarda menomale che t'abbiamo dato il massimo alla tesi, ringraziaci
- Attualmente iscritto al corso di Laurea
- Conseguimento del profilo professionale di Tecnico Esperto in Gestione delle Risorse dei Casi Umani, nell’ambito di un Modulo Professionalizzante a cui l'avevano iscritto dei suoi amici per fargli uno scherzo
- Diploma di imMaturità scientifico-tecnologica, conseguito presso l'Istituto "E.Fermi" di Lucca, nel Luglio 2005, con la seguente votazione: lèvati dalle palle, per favore
Esperienze Formative:
- Tirocinio di 250 ore presso il Comune di Capannori (LU), dove si specializza nell'uso della macchina fotocopiatrice (con l'eccezione delle fotocopie fronte-retro, che proprio non gli vengono). Perfeziona anche le sacre arti del Firma la presenza e passa la mattinata al bar e del Firma la presenza sempre, pure se non sei andato o se è il 2 di giugno
- Stage Aziendale di due settimane presso l’ufficio formazione del Teatro “del Giglio” di Lucca, effettuato nel gennaio del 2005, grazie al quale segue a scrocco l'intera programmazione stagionale e conosce il suo attore preferito, Toni Servillo (questo è vero, peccato non aver fatto delle foto cazzarola - NdAnto')
- Stage Linguistico di una settimana presso il “Centre of English Studies” di Dublino (Irlanda), effettuato nel gennaio del 2004. Non migliora il suo inglese, ma anzi disimpara anche parte di quel poco di italiano che conosce, a causa dell'eccessiva quantità di Guinnes bevuta che gli disintegra un notevole quantitativo di sinapsi
Lingue:
- Italiano balbettante
- Inglese scadente
- Francese riluttante
Conoscenze Informatiche:
- Assolutamente nessuna, infatti non riesce a capire come fa il blog ad aggiornarsi di tanto in tanto
Interessi e Hobby:
- Calcio, Partito Radicale, Alcool e un'altra infinità di robe che gli fanno perdere tempo e cellule celebrali, come Sesso, Droga, Videogames, Leggere e Scrivere, talvolta facendo tutto contemporaneamente
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PER ULTERIORI INFO VEDI ANCHE:
sabato 16 aprile 2011
Datemi un menisco. O magari due
Il mio fisioterapista, Claudio, affermava che quando uno si rompe per bene una volta solitamente poi entra in una spirale di infortuni senza fine. Questo ovviamente non vale per gli atleti professionisti che sono super seguiti e possono fare cinque-sei ore al giorno di riabilitazione, o per chi si fa male ma non ha nulla a che fare con lo sport, perché magari è caduto col motorino o è inciampato sul gatto. Tra parentesi: è successo davvero al mio professore di biologia al liceo, che ci ha quasi rimesso una caviglia. Insomma, secondo Claudio, se a spaccarsi è invece un povero cristo che fa sport a livello dilettantistico/amatoriale, stai tranquillo diceva, che una volta ristabilitosi dall'infortunio, continuando con l'attività, è probabile che cominci per lui una via crucis, giusto per rimanere in linea con la metafora evangelica ché siamo quasi a Pasqua. E toccarsi i maroni non serve a niente, aggiungeva.
Beh, non so se avesse ragione o meno, ma di sicuro a me è successo esattamente questo. C'ha preso in pieno.
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giovedì 14 aprile 2011
Monopartitismo imperfetto
Un parlamento così sarebbe meglio. Costerebbe poco e sentiremmo meno cazzate |
Doverosa premessa: il titolo non è farina del mio sacco, ma si tratta di un concetto che il mio, per certi versi, personal jesus Marco Pannella va ripetendo da anni. Ovvero più o meno da quando è entrato in politica, molto prima di entrare in parlamento. Dall'alba dei tempi insomma.
Comunque, giusto ieri, la camera ha approvato il disegno di legge sul processo breve che permette tra le altre cose di accorciare i tempi di prescrizione nei processi a chi è incensurato. Ora, non voglio parlare del fatto che si tratta dell'ennesima legge salva-Berlusca, del fatto che solo in Italia uno così possa essere ancora incensurato, del fatto che questa legge a detta di Al Fano toccherà solo lo 0,2% dei processi, della contraddizione che questo discorso implica perché, con tutti i problemi che ci sono, si blocca per mesi il parlamento per un misero 0,2% e, guarda caso, in questo infinitesimo numero di procedimenti, oltre a quelli relativi a diverse tragedie degli ultimi anni, c'è il processo che più preoccupa Silvionostro e nel quale verrebbe sicuramente condannato, cioè il processo Mills. (Riprendete fiato). Insomma, tralasciando tutte queste robe qua, mi voglio soffermare su un'altra questione che forse i più attenti avranno notato. E se non lo avete fatto ve la faccio notare io.
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mercoledì 6 aprile 2011
Disappearing Zip, ovvero m'hanno inculato il motorino. Cazzo.
Il mio Zip. Ah non c'è? Infatti... |
Stamattina, ieri mattina ormai, quando la sveglia ha suonato c'ho pensato, cazzo. C'ho pensato seriamente di restarmene a letto. Ci penso tutte le volte in effetti, ma oggi un po' più del solito. C'era un presagio strano sotto le coperte e non avevo neppure sganciato. Ma non potevo farlo cazzo, non potevo spegnere il bi-bi-biip e girarmi dall'altra parte. C'era una menata di esercitazione di organizzazione aziendale cazzo, e la prof è una di quelle un po' stronzarelle, ligia al rispetto delle regole come dice lei, capace di legarsela al dito se non m'avesse visto, cazzo.
Mi sono alzato quindi, ho lavato il lavabile, mi sono vestito e, considerata la bella giornata, ho preso il motorino. Come sempre quando non piove o fa talmente freddo che ti si congelano pure i maroni. Era anche in riserva cazzo e per essermi fermato a fare benzina ho quasi mancato il treno. E pensare che ho perso tanti di quei treni in vita mia che se li allineassero tutti uno dietro l'altro farebbero due volte la lunghezza della Grande Muraglia cinese. Col senno di poi sarebbe stato meglio se l'avessi perso pure oggi. E invece, di un soffio, ce l'ho fatta. Cazzo.
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giovedì 31 marzo 2011
Who I am, ovvero biografia in punti non autorizzata scritta dal mio clone, un tipo che mi conosce abbastanza bene
mercoledì 23 marzo 2011
What day is it today?
No, oggi non è il primo giorno del resto della mia vita... è semplicemente il mio compleanno... oh sì, eh già...
Quale giorno migliore dunque per inaugurare un bel blog nuovo di zecca?
Che poi, diciamocelo pure in tutta franchezza, ormai cani e porci ne scrivono uno. E io credo di poter fare ampiamente parte di almeno una delle due categorie in questione, per cui...
Inoltre, se proprio vogliamo continuare ad essere sinceri, ed esserlo davvero fino in fondo, ne avevo già uno una volta. No, non di cane. E neanche di porco. Di blog. Eh sì, lo ammetto. Era bello, veramente bello. Maestoso oserei dire. Trattava di argomenti di importanza fondamentale quali, tra gli altri, la vita dello studente medio di scienze politiche e la storia della Sonetti Team, una squadra di calcetto leggendaria. Adesso si è perso nei meandri di Windows Live, ma sono riuscito a recuperarne qualche estratto prima che ogni singolo brandello di bit venisse completamente inghiottito dalla rete buia come la pece. Li ho trascritti su delle pergamene filigranate e chissà che un giorno non mi venga voglia di riproporne qualcuno (sicuramente sì).
E' il mio compleanno dicevamo. Come nei casi di tutte le altre ricorrenze rituali (Natale, capodanno, le elezioni, il giorno della doccia, la Juve che perde) preferirei addormentarmi e svegliarmi il mattino dopo. Infatti sto scrivendo queste minchiate in attesa che il roipnol faccia effetto.
E poi devo ancora riprendermi dalla festa a sorpresa che la mia ragazza mi ha organizzato l'anno scorso. Oddio festa, diciamo più cena. Pure riuscita così così in effetti, dato che avevo visto mia cugina seduta nella pizzeria dal piazzale del parcheggio. E il parcheggio era a 500 metri, E sono pure miope. Però mi sono emozionato così tanto lo stesso che ho sudato freddo e avuto le palpitazioni per una settimana.
Non le reggo le soprese, non le reggo. Da bambino per l'ansia della sorpresa mi mangiavo l'ovetto Kinder intero, senza scartarlo, pallina gialla ripiena del regalino inclusa. E dire che ne compravo uno quasi tutti i giorni alle elementari. Dev'essere stata tutta quella plastica ingerita la causa della mia salute cagionevole, e non l'alcool e le droghe quindi.
Quest'anno comunque non festeggerò, non c'è rischio. Ho litigato apposta con tutte le persone che mi circondano. Per futili motivi (sghignazzata sadica).
Mi voglio però concedere una cosa, prima che il sonnifero faccia effetto: un bel regalo!
Quale giorno migliore dunque per inaugurare un bel blog nuovo di zecca?
Che poi, diciamocelo pure in tutta franchezza, ormai cani e porci ne scrivono uno. E io credo di poter fare ampiamente parte di almeno una delle due categorie in questione, per cui...
Inoltre, se proprio vogliamo continuare ad essere sinceri, ed esserlo davvero fino in fondo, ne avevo già uno una volta. No, non di cane. E neanche di porco. Di blog. Eh sì, lo ammetto. Era bello, veramente bello. Maestoso oserei dire. Trattava di argomenti di importanza fondamentale quali, tra gli altri, la vita dello studente medio di scienze politiche e la storia della Sonetti Team, una squadra di calcetto leggendaria. Adesso si è perso nei meandri di Windows Live, ma sono riuscito a recuperarne qualche estratto prima che ogni singolo brandello di bit venisse completamente inghiottito dalla rete buia come la pece. Li ho trascritti su delle pergamene filigranate e chissà che un giorno non mi venga voglia di riproporne qualcuno (sicuramente sì).
E' il mio compleanno dicevamo. Come nei casi di tutte le altre ricorrenze rituali (Natale, capodanno, le elezioni, il giorno della doccia, la Juve che perde) preferirei addormentarmi e svegliarmi il mattino dopo. Infatti sto scrivendo queste minchiate in attesa che il roipnol faccia effetto.
E poi devo ancora riprendermi dalla festa a sorpresa che la mia ragazza mi ha organizzato l'anno scorso. Oddio festa, diciamo più cena. Pure riuscita così così in effetti, dato che avevo visto mia cugina seduta nella pizzeria dal piazzale del parcheggio. E il parcheggio era a 500 metri, E sono pure miope. Però mi sono emozionato così tanto lo stesso che ho sudato freddo e avuto le palpitazioni per una settimana.
Non le reggo le soprese, non le reggo. Da bambino per l'ansia della sorpresa mi mangiavo l'ovetto Kinder intero, senza scartarlo, pallina gialla ripiena del regalino inclusa. E dire che ne compravo uno quasi tutti i giorni alle elementari. Dev'essere stata tutta quella plastica ingerita la causa della mia salute cagionevole, e non l'alcool e le droghe quindi.
Quest'anno comunque non festeggerò, non c'è rischio. Ho litigato apposta con tutte le persone che mi circondano. Per futili motivi (sghignazzata sadica).
Mi voglio però concedere una cosa, prima che il sonnifero faccia effetto: un bel regalo!
Tanti auguri a me, tanti augu... ri a... m... zzzzzzzzzzzz ... |
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